Saida (askanews) - La piccola Amena è nata in Siria, è scappata dalla guerra con la sua famiglia e ora vive in un campo rifugiati in Libano dove ha subito una operazione ad alto rischio al cuore: a soli 9 mesi è già una sopravvissuta. La sua storia ha avuto un lieto fine grazie agli aiuti internazionali e ai suoi genitori che sono riusciti a mettere insieme il denaro necessario all'operazione.
"L'Onu ha pagato il 75% del costo dell'operazione, noi il 25, circa 1.800 euro. Ho trovato i soldi chiedendo a diverse persone: mio fratello, mio cugino molti altri parenti", racconta il padre.
A operare la bambina è stato Issam al-Rassi, uno dei più affermati chirurghi pediatrici del Libano, che dedica un giorno a settimana alla cura dei rifugiati siriani e palestinesi. Lo fa gratuitamente, anche se non basta, perché servono comunque i soldi per gli strumenti e la sala operatoria.
"Ho perso dei bambini mentre il padre stava cercando il denaro necessario. Ho avuto bambini che avrebbero dovuto essere operati a 6 mesi, operati a 9 perché il padre ci ha messo tempo a trovare denaro".
L'ospedale in cui lavora, Hammoud a Saida, offre aiuti economici ai rifugiati ma le persone che chiedono supporto sono tante e le risorse poche. E curare i 200 rifugiati che ogni giorno vengono ammessi nell'ospedale è una sfida spesso impossibile.
(Immagini Afp)
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