Un flash mob davanti allo stadio di San Siro per chiedere più tutele in questo periodo così delicato. Sono i lavoratori dello sport dilettantistico: dagli allenatori di pallanuoto ai maestri di karate la protesta ha coinvolto diverse discipline che si trovano in grande difficoltà a causa della pandemia da coronavirus. "La Fase 2 prevede la riapertura degli impianti e delle attività sportive e coinvolge anche i collaboratori sportivi che rientreranno al lavoro senza alcuna tutela previdenziale né infortunistica: condizione che, in emergenza Covid, penalizza ancora di più", spiega il segretario Slc-Cgil Milano Francesco Aufieri. Aggiungendo: "In Italia il settore economico dello sport rappresenta il 3% del Pil nazionale e coinvolge più di un milione di lavoratori, ma solo quelli delle discipline maggiori come calcio e ciclismo sono considerati professionisti, tutti gli altri hanno contratti di collaborazione sportiva dilettantistica: una formula che corrisponde a un lavoro senza diritti". .di Daniele Alberti
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