dal lavoro: Before and After Dinner

Due chitarre, una batteria, niente voce, niente altro. Esattamente come li avevo lasciati. E, di nuovo, i Rosolina Mar si meritano tanti tanti applausi. Perchè trasformano in pop il post rock, il rock'n'roll in musica d'autore, il protopunk in freejazz. Con stile, personalità e simpatia.

Scoperti dalla Wallace ai tempi della collana dei "P.O.Box", i tre musicisti veronesi proseguono un percorso di crescita di cui non si vede ancora il punto d'arrivo ma di cui si intuisce l'enorme potenziale. Lavorare con Fabio Magistrali non poteva che velocizzarne la maturazione, valorizzando quelle canzoni talvolta un po' complicate, eppure così orecchiabili da sembrare basi strumentali per hit d'alta classifica.

Ruvido e asincrono, il combo veneto si agita in calibratissime strutture free form, costruendo carillon di melodia e sperimentazione che fanno presa al primo ascolto. Quarantacinque minuti solidi e circolari. Un tessuto elettrico maestoso e caldissimo, attorcigliato ad una ritmica nevrotica. Composizioni eclettiche che alternano momenti tiratissimi e dirompenti, ad eleganti aperture più rarefatte. Un disco impeccabile per attitudine e quasi sorprendente per l'ironia con cui tramuta la forma canzone in rumore e l'avanguardia in ballata. Anni settanta e anni novanta a darsi il cambio. Avanti e indietro dai Don Caballero ai Black Sabbath, da Jon Spencer ai Motorpsycho, dagli Slint fino a Pixies e Dinosaur Jr.. Un elenco stucchevole ed assolutamente non esaustivo, ma che aiuta a disegnare i contorni di un talento che trasuda idee (a partire dai titoli delle canzoni). "Before And After Dinner" è uno scrigno di gioielli, con qualche accenno di noia sulla lunga distanza, ma con alcuni momenti di classe superiore. Indubbiamente una delle cose più fresche e promettenti nel panorama di casa nostra.

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