Monaco Graziano
Monaco Graziano, il più illustre dei figli del territorio di Ficulle, è considerato tra le più significative eccellenze culturali del Medioevo.
Nacque attorno al 1075/80 presso il fortilizio di Carraria nel Comune di Ficulle: “Gratiani patriam fecit Carrariam oppidum agri Urbevetani prope Ficulas ad sextum ad Urbe vetere lapidem in Tuscia suburbicaria…” (Annales Camaldulenses)
Apparteneva all’ordine monastico dei Camaldolesi presso la Badia di San Niccolò al Monte Orvietano (abbatiae Montis Orbetani diocesis Urbevetanae), abbazia fortificata situata nel vallata del fiume Chiani nel Comune di Ficulle.
Fu poi Vescovo della città di Chiusi dal 1126/27 e monaco camaldolese nel monastero dei ss. Felice e Naborre a Bologna, ove insegnò come “magister divinae paginae”.
Graziano è universalmente ritenuto il giurista ispiratore e fondatore del diritto canonico, autore del Concordia discordantium canonum, opera meglio nota come Decretum Gratiani.
Attraverso l’insegnamento della teologia Graziano riuscì infatti a giungere all’autonomia della scienza giuridica canonistica, che ebbe, con l’opera del Decretum, una forma così compiuta e conclusa da costituire il momento iniziale e il punto d’inserimento di tutta la serie delle decretali, formando la prima parte del corpo del diritto canonico. Non è possibile dare indicazioni cronologiche precise sulla composizione di quest’opera, che però vari studi portano a collocare fra gli anni 1139-1151.
L’opera, divisa in tre parti, è un raggruppamento di canoni e decretali scelti con tecniche ermeneutiche con cui si mette ordine in oltre un millennio di canoni discordanti di storia della Chiesa. Con esso si passa dal diritto canonico come sistema di fonti legislative, al diritto canonico inteso come scienza nuova e autonoma, dove, con l’introduzione di commenti che illuminano e spiegano la norma, vengono eliminate le aporie e le contraddizioni.
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Il Decretum Gratiani è stato pubblicato ufficialmente nel 1582, insieme ad altre 5 raccolte di Decreti, con i quali forma un unico corpo normativo, denominato Corpus Iuris Canonici. Quest’ultimo, solennemente promulgato da papa Gregorio XIII con la bolla “Cum pro munere” del 1580, venne ufficialmente pubblicato nell’editio romana nel 1582. Il Decretum conobbe un successo straordinario ed ebbe un’applicazione rigorosa in tutta l’Europa cristiana sia ai fini dell’insegnamento nelle scuole di arti liberali (come opera didattico-dottrinale), sia ai fini pratico-forensi nelle corti ecclesiastiche, le quali nel medioevo avevano talvolta giurisdizione anche civile.
Con questo codice, applicato sia nei tribunali ecclesiastici che nella giurisdizione civile, ha inizio così l’inarrestabile processo che porterà alla totale separazione tra diritto e teologia nel mondo occidentale.
Proprio questo aspetto dell’opera grazianea sembra sottolineare Dante Alighieri nel Paradiso della Divina Commedia. quando nel cielo del Sole, fra gli spiriti sapienti, mette in bocca a s. Tommaso le parole (Pd X 103-105):
Quell’altro fiammeggiare esce del riso /
di Grazïan, che l’uno e l’altro foro /
aiutò sì che piace in paradiso.
Viene così posta in rilievo da Dante l’importanza del Decretum per la vita civile e religiosa, come un aiuto a realizzarla in un equilibrio e in una concordia reciproci; in questi versi si coglie inoltre la consonanza spirituale del poeta, la cui aspirazione è appunto quella di realizzare un’autonoma, ma non indifferente, convergenza di potere civile e religioso.
l Decretum ancor oggi è un documento centrale e oggetto di studio, ritenuto alla base dell’odierno Diritto Comune Europeo, portando così a celebrare il suo autore, il Monaco Graziano, come una figura di capitale importanza per lo studio e lo svolgersi di tutta la scienza giuridica.
DA VISITARE A FICULLE
Presso l’antica Pieve di Santa Maria è possibile visitare gratuitamente la Mostra permanente sul Monaco Graziano.
Antica abbazia Camaldolese (anno 1007) di San Niccolò al Monte Orvietano dove il Monaco Graziano visse, studiò e operò per alcuni anni.
Cripta della Chiesa Parrocchiale S.Maria Nuova, intitolata a Monaco Graziano dove è presente la statua del Monaco realizzata in terracotta.
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