All'origine del gusto c'è un atavico istinto di sopravvivenza che diventa, attraverso i sensi, piacere, benessere, desiderio.
La primordiale necessità che trovava appagamento nello stomaco si trasforma, nell'opulenza della nostra epoca, in una ricerca di sensazioni, spostando il baricentro dalle viscere alla mente. La sazietà non ci è più sufficiente, la quantità non è più metro di giudizio, quello che si cerca è un coinvolgimento globale attraverso la vista, l'olfatto, il tatto e il gusto.
Un inebriante danza che ci ubriachi di piacere, una seduzione di fragranze che ci stordisca, risvegliandoci col ricordo di una sensazione già vissuta, appena percettibile eppure reale, che si concretizza sulla lingua in una persistenza che tende a svanire riportandoci dall'oblio. Ecco allora che la pietanza non è più solo un insieme di ingredienti ma un alchimia di sapori e segreti che lo chef, depositario del gusto, elabora per noi. In questa metamorfosi, la funzionalità di ogni attrezzatura trova con il cuoco una complicità di gesti e movimenti che la rendono partecipe dei più raffinati misteri culinari. Attraverso di essa l'idea trova compimento al punto che se nella ricetta si può vedere la magia, l'utensile sarà la bacchetta magica che l'ha resa possibile.
Seno & Seno, attrezzature e complementi per la ristorazione, il segreto di ogni chef. [ Ссылка ]
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