"Tamponi a tutti i soggetti al minimo esordio della malattia. Non possiamo farlo a tutti i 60 milioni di italiani tutti i giorni, ma dobbiamo farlo in maniera mirata ai primi segnali del virus così da identificare precocemente i casi. I tamponi vanno fatti anche dopo la guarigione clinica, questo non è stato quasi mai fatto soprattutto quando il paziente era a casa e molti sono tornati a lavoro pur essendo ancora contagiosi", ha dichiarato Walter Ricciardi, rappresentante italiano nel Comitato esecutivo dell'Organizzazione mondiale della sanità e consigliere del ministro della Salute Speranza, in audizione informale su profili sanitari della cosiddetta fase 2 alla Commissione Igiene e Sanità del Senato. "Chiaramente tutto questo non sarà possibile senza l'utilizzo di una app per il contact tracing che, nei paesi dove è stata già adottata, ha mostrato tutta la sua efficienza".a cura di Camilla Romana BrunoLeggi anche - "L'epidemia non è finita, senza misure in Italia si rischiano 23mila morti in due mesi"
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