Gli individui che vivono con il virus dell'immunodeficienza umana (HIV) –1 hanno più probabilità, rispetto alla popolazione generale di andare incontro a comorbidità neurologiche e/o psichiatriche, come depressione, ansia e insonnia, che sono associate a poca attenzione alle cure e scarsa aderenza alla terapia antiretrovirale. Durante il CROI2020 sono stati presentati degli importanti risultati relativi a una sottoanalisi dello studio AMBER che evidenziano come, nei soggetti con HIV con comorbidità neurologiche/psichiatriche, il regime terapeutico a base di darunavir/cobicistat/emtricitabina /tenofovir alafenamide è una buona opzione di trattamento in quanto è efficace nel raggiungere elevati tassi di risposta virologica e non comporta il peggioramento delle comorbidità preesistenti o l'insorgenza di nuove problematiche a livello psico-neurologico. Ne abbiamo parlato con prof. Antonio Di Biagio, Dipartimento di Scienze della Salute Università degli Studi di Genova.
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