(Agenzia Vista) - ROMA, 28 Febbraio 2015 - Giornata incandescente a Roma per una doppia manifestazione contrapposta destra contro sinistra, anticipata già nei giorni scorsi da scontri, polemiche e scintille. Da una parte il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, che con una svolta radicale nelle strategie elettorali storiche del Carroccio ha deciso di far partire "da Roma la sfida per conquistare il Paese". Salvini, con l’ormai consuetudinaria t-shirt slogan "Renzi A Casa", ha iniziato a parlare oggi pomeriggio alle 15 a Piazza del Popolo. Al suo fianco Luca Zaia, governatore del Veneto. Le prime parole: "Il sole l'ho chiesto ed è arrivato, ora sta arrivando anche tanta gente a riempire la piazza. L'Italia ha bisogno di ricette diverse di quelle di Renzi, che sta svendendo all'Europa gli ultimi pezzi di aziende sane italiane. Le svende all'Europa e alle multinazionali". Salvini ha poi proseguito riferendosi al Presidente del Consiglio come un servo sciocco del potere: "Il problema non è Renzi, lui è una pedina, è il servo sciocco a disposizione di Bruxelles". Salvini dal palco ha inoltre parlato di campi rom, di diritto dei cittadini all’autodifesa dalla criminalità, e ha insultato i politici chiamati "infami".
All’evento hanno partecipato in forze Fratelli d'Italia, dopo l’alleanza di ferro stretta da Salvini e Giorgia Meloni per creare il fronte anti-Renzi nel centrodestra, e i militanti di Casapound, primo centro sociale di ispirazione fascista in Italia.
Per quanto riguarda Casapound, il loro corteo di appoggio a Salvini è partito dalla sede nazionale di via Napoleone III all'Esquilino passando per Villa Borghese prima di raggiungere Piazza del Popolo. Tantissimi i tricolori esposti dai manifestanti sotto le insegne del nuovo logo del movimento "Sovranità - Prima gli italiani", insieme a gigantografie dei Marò condannati in India.
Ma la tensione avrebbe potuto salire alle stelle se i sostenitori della linea Salvini si fossero incrociati con il secondo corteo del giorno, quello dei movimenti antifascisti e dei centri sociali romani, in partenza da piazza Vittorio, con arrivo a Campo de' Fiori. L’imponente schieramento di polizia, che ha blindato la Capitale e ha schierato ingenti mezzi proprio per evitare situazioni di pericolo e disordini, ha evitato incidenti in una città appena reduce dalla devastazione procurata dagli hooligans olandesi ultras del Feyenoord. Il Ministro degli Interni Angelino Alfano (che pure politicamente è avversario acerrimo di Salvini) ha messo in campo di 4.000 agenti per "proteggere la manifestazione della Lega e tutelare il suo diritto sacrosanto a manifestare".
fonte
VISTA Agenzia Televisiva Parlamentare / Alexander Jakhnagiev
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