Pristina (askanews) - Il Kosovo va ai mondiali di calcio del 2018, o per lo meno ci prova. La prima partita ufficiale di qualificazione a una competizione internazionale nella storia del Paese, autoproclamatosi indipendente dalla Serbia nel 2008 ma non ancora pienamente riconosciuto dagli organismi internazionali, si è conclusa con un pareggio: 1 a 1 in Finlandia. Per i tifosi kosovari, però, il solo fatto di aver disputato questo match rappresenta una grande vittoria.
"Non importa chi vince - dice soddisfatto questo tifoso - questo è un momento storico perché per la prima volta la nazionale kosovara ha giocato una partita ufficiale della Fifa".
La nazionale del Kosovo, allenata da Albert Bunjaku, è nata tra il 2008 e il 2009 ma ha giocato la sua prima partita ufficiale solo nel 2014, contro Haiti. Fino ad oggi ha disputato solo amichevoli ma dal maggio 2016 la Fifa ha accettato la squadra nella compagine, autorizzandola a partecipare alle qualificazioni per il mondiale 2018 che si terrà in Russia.
"Sono contento che abbiamo guadagnato un punto e di aver segnato su rigore - ha spiegato l'uomo simbolo Valon Berisha, norvegese naturalizzato kosovaro - ero sicuro di segnare e ho segnato. Ringrazio tutti i tifosi che ci hanno sostenuto in questo debutto".
"Parliamo troppo - ha ammesso, facendo autocritica, il Ct kosovaro - è necessario lavorare duro se vogliamo conquistaere il cuore dei tifosi. Però sappiamo che c'è tanta gente in Kosovo che ci segue e ne siamo molto orgogliosi".
Il Kosovo è stato inserito dalla Fifa nel girone I con Islanda, Ucraina, Turchia, Croazia e, appunto, Finlandia.
(Immagini Afp)
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