Le ricerche scientifiche stanno stringendo il cerchio attorno al dubbio: gli anticorpi sviluppati dalle persone positive sono protettivi o no? A questa domanda stanno cercando di rispondere i vari laboratori sparsi sul territorio italiano. "Ora è importantissimo capire questo perché - spiega il professor Carlo Federico Perno, direttore di Medicina di laboratorio al Niguarda - se gli anticorpi sono protettivi le persone che li hanno sviluppati potrebbero tornare al lavoro senza pericolo di essere infettati o infettare gli altri". Per questo motivo, la rete dei laboratori lombardi sta sperimentando gli oltre 120 test sierologici che sono stati prodotti per valutare se gli individui hanno sviluppato gli anticorpi al coronavirus: "Non tutti hanno una qualità sufficiente ma - continua Perno - alcuni di loro hanno caratteristiche più solide di altri e dovremo usarli a brevissimo". In Lombardia, infatti, il virus è arrivato prima e quindi le persone hanno già sviluppato questi anticorpi: "Per questo fra qualche giorno - conclude - qui partirà uno screening complessivo della popolazione, che però deve essere fatto in maniera coordinata a livello nazionale" . .di Andrea Lattanzi
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