Bruxelles (askanews) - Il Partito popolare mantiene la maggioranza relativa al Parlamento europeo, pur con una diminuzione dei seggi, e Jean-Claude Juncker rivendica per sé la presidenza della Commissione.
"Voglio essere il presidente della prossima Commissione europea - ha detto in conferenza stampa - perché il Partito Popolare ha vinto in modo cristallino le elezioni. Ciò non significa che non sia disponibile a dei compromessi. Voglio una maggioranza il più ampia possibile".
Un obiettivo per il quale Juncker, comunque, non si dice disponibile a "mettersi in ginocchio" davanti ai socialisti. I quali, per bocca del loro candidato Martin Schulz ammettono che la prima mossa spetta al Ppe, ma non rinunciano all'idea di proporre una maggioranza alternativa ai Popolari. Intanto però qualcuno ipotizza anche dei nomi nuovi per la guida della Commissione, meno legati rispetto a Juncker alla politica di austerità. E l'idea di affidarsi al direttore del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde potrebbe non essere solo una suggestione.
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