ALTAFORTE (Renato Colella)
Allinferno la pace che il nostro sud appesta.
Tu, cane bastardo, vieni e canta, oggi è festa.
In vita sol quando sincrociano le spade
e se il vento gonfia il drappo di chi cade,
se i bianchi fior si fan vermigli di sangue,
allora il mio cuor pazzo damore,
di gioia la noia distrugge nel sol.
Il sole si leva ad est rosso sangue
ma luce non da a chi in pace langue
ed amo nel buio veder le sue lance
trafiggere il sonno, parlare a chi piange,
la sua virtù sfida da sola le tenebre
e allora il mio cuor pazzo damore,
di gioia la noia distrugge nel sol.. Nel caldo destate io sì sono capace
di ridere se piogge mi uccidono la pace,
se fulmini feroci si scaricano in terra,
se il tuono mi narra di una vecchia guerra,
se i venti in ciel spazzan le nuvole cariche
allora il mio cuor pazzo damore,
di gioia la noia distrugge nel sol.
Conceda linferno al mio cuor di sentire
rumori di spade, cavalli nitrire,
ai miei occhi il vedere in pazza partita
due petti ferrati contendersi la vita
e voglio morir baciando unora di guerra
e allora il mio cuor pazzo damore,
di gioia la noia distrugge nel sol. Non amo quelluomo che teme battaglia,
che contro i miei versi per uso si scaglia,
che resta li fermo in pace a marcire
lontano da dove virtù non sa morire.
Di troie così la morte sì mi consola
e allora il mio cuor pazzo damore,
di gioia la noia distrugge nel sol.
Adios Altaforte, risuoni di canti,
memorie di sangue e morte di santi.
Ricordi di urla e di glorie in battaglia,
di odio e ingiustizia verso chi sbaglia
e pensi a me Wotan il dio della guerra
e allora il mio cuor pazzo damore,
di gioia la noia distrugge nel sol.
Allinferno la pace che il nostro sud appesta.
Tu, cane bastardo, vieni e canta,
oggi è festa.
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