Un bambino, alto poco più di un metro che suona il tamburo professionale e accompagna la banda. Un altro che aspetta in silenzio l’arrivo della processione. I giovani e gli anziani uniti nel sentimento di fede e devozione. A Modugno si concludono oggi i festeggiamenti in onore di San Rocco e San Nicola: tre giorni di eventi, seguiti passo passo da Punto TV. Tre giorni di tradizione, cominciati venerdì con la Fanfara dei Bersaglieri, proseguita sabato con la processione del malato e ieri, la ‘festa grande’ con la statua di San Rocco portata in spalla dai devoti modugnesi che si sono aggiudicati l’asta per 1500 euro. Devoti, confraternite, autorità civili e militari hanno sfilato per le vie principali di Modugno. Un lungo e mesto corteo, partito dalla chiesa Matrice, e arrivato in piazza Sedile all’ora di pranzo. Qui si è alzata in cielo la tradizionale mongolfiera dedicata quest’anno al cavalier Michele Del Zotti. Tra i momenti più emozionanti della giornata il ricordo delle dieci vittime della ‘Bruscella Fireworks’, l’azienda di fuochi pirotecnici saltata in aria il 24 luglio scorso. In serata, le luminarie multicolore sono state spente, in aria sono state sparati dieci botti, una per ogni vittima, Michele e Vincenzo Bruscella, Enzo Armenise, Giuseppe Pellegrino, Vincenzo De Chirico, Banga Harbaajan e Nigah Kumar, Merja Samir, Michele Pellicani, Riccardo Postiglione. Alla fine tanti applausi che hanno rotto un silenzio quasi surreale sotto una leggera pioggia. Oggi, a Modugno, gran finale della festa patronale, con la cerimonia della consegna delle chiavi della città nelle mani dell’effigie di San Nicola da Tolentino.
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