La cosa che colpisce di più è il silenzio, quando qui, per quasi 40 anni, in questo periodo prendeva forma la magia del Natale in quella che è considerata, a pieno titolo, una delle più belle e importanti manifestazioni della Sicilia. Purtroppo, anche quest'anno nella Grotta Mangiapane non potrà prendere forma il famosissimo Presepe Vivente. Ma stavolta il covid non c'entra. Nel 2020 la suggestiva rappresentazione della natività, con circa cento figuranti, gli animali, gli antichi mestieri, gli abiti d'epoca ed un'atmosfera decisamente d'altri tempi, era saltata a causa della pandemia, mentre quest'anno non si è potuto fare nulla per il rischio idrogeologico che incombe sopra la grotta Mangiapane, così come nella falesia che sormonta Cornino e poco più avanti verso Scurati. Il costone roccioso è praticamente passato da R2 a R4, il massimo livello previsto. E la rete messa anni addietro proprio sopra la grotta ed piccolo borgo non basta a scongiurare il percolo caduta massima. Il rischio idrogeologico è troppo alto. Il che non ha permesso di far tenere il Presepe Vivente di Custonaci. E fino a quando non sarà predisposta la messa in sicurezza, nel sito non potrà essere autorizzata nessuna manifestazione ed evento, come tutti quelli ospitati nella grotta Mangiapane durante tutto l'anno. Ed è davvero un grosso problema, considerate le potenzialità di questo posto dal grande fascino, dove l'associazione “Museo Vivente di Custonaci” ha riempito le piccole casette, facendo prendere forma anche a tante botteghe e stalle, “vestendo” il borgo esattamente come era un tempo, raccogliendo e sistemando, con una minuziosa cura dei dettagli, anche gli strumenti da lavoro. Riuscendo a così a raccontare una storia che pulsa di sicilianità e che durante le festività natalizie si carica ancor più di fascino e magia. Ci sono poi gli animali, di cui ogni giorno si prendono cura i componenti dell''associazione, portando loro da mangiare. Se oggi la Grotta Mangiapane è lo scrigno di bellezza, storia e tradizione che conosciamo oggi è grazie all'impegno messo in questi quasi 40 anni dagli uomini e donne dell'associazione “Museo Vivente di Custonaci”. Un lavoro, fatto di passione e amore per il territorio e le proprie origini, iniziato nel 1983 con il Presepe Vivente, che è andato crescendo sempre più, riuscendo a richiamare oltre 15 mila visitatori ogni anno e diventando così una delle manifestazioni più importanti della Sicilia, ufficialmente riconosciuta dall'assessorato regionale al turismo. Ma il Presepe Vivente da due anni non prende più forma. L'anno scorso per il covid, quest'anno per il rischio idrogeologico che incombe sul costone roccioso. E se non si prenderanno provvedimenti, eseguendo al più presto i lavori necessari per scongiurare la caduta massi, il rischio è di vedere anche l' anno prossimo la stessa desolazione a Natale e Santo Stefano, così come in tutti gli altri giorni che per quasi 40 anni erano diventati un appuntamento fisso che faceva da richiamo da tutta la Sicilia. E che era motivo di orgoglio per tutta la comunità Custonaci. Ma per adesso non c'è il suono delle cornamuse con tutti i figurati con addosso gli abiti d'epoca. Non ci sono le luci, gli odori, le persone in fila, i figuranti al loro posto ed il brusio di quella meravigliosa rappresentazione della Natività che parlava siciliano in questa luogo dove davvero il tempo sembra essersi fermato ma che riusciva a prendere una magia tutta sua in occasione del Natale. Regalando incanto ed emozioni in quello che resta uno dei Presepi Viventi più belli e famosi d'Italia. Lo è sempre, anche se pure quest'anno è saltato. Ma con l'augurio che l'anno prossimo torni nuovamente a vivere nella Grotta Mangiapane.
Mario Torrente
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