Roma, (askanews) - Maxi evasione fiscale scoperta grazie all'operazione "All Blacks" dalla Guardia di Finanza di Roma: a un'imprenditrice che risiede in un lussuoso appartamento, con attico e superattico, nella centralissima Roma, non classificato come civile abitazione, i finanzieri hanno contestato un'omessa dichiarazione di ricavi per circa 190 milioni di euro. Contestata inoltre la mancata dichiarazione di disponibilità estere in Lussemburgo, nel Principato di Monaco e in Svizzera, in violazione alle disposizioni sul "monitoraggio fiscale" per oltre 2 miliardi di euro.
Alla stessa imprenditrice sono di fatto riconducibili, a vari soggetti giuridici di diritto estero, ben 1.243 unità immobiliari, costituite da tre alberghi, appartamenti e relative pertinenze, quasi tutte nella Capitale.
Le indagini hanno permesso di rilevare come la donna sia sempre stata "l'amministratore di fatto" di un'articolata struttura societaria, formalmente riferibile a proprie persone di fiducia ovvero ad una società fiduciaria ubicata in Lussemburgo. La donna nel 1999 aveva anche spostato, solo formalmente, la propria residenza nel Principato di Monaco.
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