Dopo vari rinvii, è felicemente partito dalla base europea nella Guyana Francese il sedicesimo volo di Vega, il vettore leggero di concezione italiana realizzato dalla società Avio di Colleferro, alle porte di Roma. Questo lancio era particolarmente importante per confermare l’affidabilità del vettore dopo il fallimento del lancio numero quindici, nel luglio 2019, con la perdita del satellite spia degli Emirati Arabi Uniti Falcon Eye 1.
La missione VV16, come viene chiamata, non segna solo il ritorno al volo di Vega, ma anche l’esordio del nuovo sistema di trasporto e rilascio in orbita di satelliti, denominato Small Spacecraft Mission Service, un dispenser che consentirà di mettere in orbita 53 tra nano, micro e minisatelliti da uno a quattrocènto chili di peso. Un nuovo strumento che consentirà di moltiplicare la capacità di lancio di Vega e rispondere alla crescente richiesta per il dislocamento di piccoli e piccolissimi satelliti.
Per questo battesimo dell’aria il dispenser scodellerà tutti i suoi passeggeri nella stessa orbita sincrona al Sole ad un'altitudine di 550 km, ma si prevede che in futuro Vega potrà consegnare i suoi carichi su orbite distinte.
Nel carico della missione VV16 si trovano anche diversi mini-satelliti a partecipazione italiana, che ospitano un laboratorio per esperimenti in microgravità a controllo remoto, quattro esperimenti nei settori della ricerca biologica e farmacologica, e un trasportatore di cubesat.
Servizio di Stefano Parisini
Crediti: Esa, Arianespace
Musica: Hard Emotional Piano Hip Hop Beat - Wonderful World
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