Ciao, sono Valerio Maria Murgolo è sono un formatore e consulente digitale, aiuto le aziende a mettere in campo strategie innovative e di crescita.
Oggi parliamo di come dare un feedback positivo ad un collaboratore, quali passi falsi da evitare e cosa intendiamo per feedback.
Nei rapporti di collaborazione, coaching, formazione e professionali spesso è necessario dare feedback per far crescere le risorse e migliorare le performance.
Ma cosa si intende per feedback?
Il feedback è un processo comunicativo volto a individuare, con il confronto, un valore oggettivo di un comportamento, al fine di cambiare o rinforzare il comportamento stesso, proiettato alla crescita professionale e di performance del collaboratore.
Quindi il feedback non è:
• Un’opinione positiva o negativa su ciò che qualcuno a detto o fatto, quindi non si basa su dati soggettivi.
• Un’interpretazione di ciò che qualcuno a detto o fatto, quindi anche in questo caso non è un dato soggettivo, che noi stessi interpretiamo, ma si fonda su valori oggettivi su cui possiamo parametrarci.
• Un consiglio o indicazione su cosa fare o dire.
Quindi si basa su dati oggettivi e no su interpretazioni personali, si basa sui comportamenti e non sulle persone, e che prevede azioni mirate a far ripetere o non ripetere quel determinato comportamento.
La difficoltà a restituire un feedback non sussiste quando esso è positivo, ma i problemi cominciano quando dobbiamo dare un feedback che non soddisfa le nostre aspettative…
Bisogna comunque ricordarsi di dare anche i feedback positivi, perché anche i più bravi necessitano di risposte ed elogi, altrimenti è possibile che si demotivino.
Più difficoltoso è il feedback negativo, allora vediamo come comportarsi:
• Il feedback non deve essere solo motivo di critica di un determinato comportamento, ma è importante anche utilizzarlo per elogiare, rinforzando le persone. Sicuramente ci saranno aspetti del comportamento della persona positivi, ricordati di metterli in evidenza.
• Il feedback è la “patria del dettaglio”; ricordati di parlare sempre di fatti oggettivi, anche molto specifici e minuziosi, ma ricorda i dettagli fanno la differenza.
• Il feedback motiva anche i migliori, quindi ricordati di darli a tutti, anche i più bravi hanno bisogno di essere motivati.
• Il feedback mostra l’interesse che abbiamo per le persone; l’attenzione verso la crescita e il miglioramento, è un segnale dell’interesse che abbiamo verso le persone.
Per poter offrire un feedback positivo bisogna:
• Non focalizzarsi sulla persona ma sul comportamento, il feedback non deve essere un giudizio sul valore della persona.
• Evidenziare le conseguenze del comportamento, spiegando quali sono.
• Non attaccare direttamente persone con scarsa autostima, una persona non sicura di sé si sentirà aggredita e non mostrerà interesse al miglioramento
• Essere immediati, ma dopo aver fatto sbollentare l’emotività, nel dare un feedback negativo
• Non riprendere vecchi errori, l’oggetto del feedback è quel comportamento e non la storia di tutti i comportamenti
• Non dare feedback in pubblico, serve solo ad umiliare e non a far comprendere la motivazione del feedback
• Concorda il percorso di miglioramento, un feedback è efficace se incontra il consenso da parte di entrambi.
In un mondo sempre più digitale, dove le persone fanno la differenza, è fondamentale avere collaboratori motivati e pronti a cambiare passo per il successo personale e aziendale, ed in questo la leadership e il management devono tenerlo bene a mente…
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