Meglio il filo o lo scovolino?
Partiamo dal presupposto che la tipologia di strumento interdentale si sceglie in base alle necessità del paziente.
Quindi dovrebbe sempre essere l’igienista dentale o il dentista a consigliare lo strumento più adatto al paziente.
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Detto questo cosa dice la letteratura relativamente alla battaglia “filo VS scovolino”?
Dice che:
1️⃣ Nel paziente con uno stato di salute gengivale buono e che voglia mantenere questo stato di salute, filo (usato correttamente) e scovolino si equivalgono. Quindi potrà decidere di usare quello che gli piace di più .
2️⃣ La situazione cambia se abbiamo un paziente parodontopatico, in questo caso lo scovolino risulta molto più efficace per il mantenimento dello stato di salute.
3️⃣ Il filo se usato ACDC non porta nessun beneficio aggiuntivo al solo uso dello spazzolino: non riduce l’infiammazione gengivale, non riduce il rischio di carie interdentale, non serve a nulla.
4️⃣ Solo che in pochissimi lo sanno usare correttamente… in letteratura si parla addirittura di PROFESSIONAL FLOSSING… e, sì, molti di essi hanno dovuto prendere una laurea . Non è una battuta.
5️⃣ Nel consensus prodotto dalla European Federation of Periodontology nel 2015 è riportato che lo scovolino è lo strumento più EFFICACE per la rimozione della placca interprossimale ed è anche più accettato dai pazienti.
6️⃣ Ovviamente il diametro dello scovolino deve essere adeguato, quindi per pulire una bocca potrebbero essere necessari più scovolini di diametri diversi.
7️⃣ Lo scovolino vince anche nel mantenimento del paziente con impianti, anzi pare che in presenza di spire esposte, il filo possa sfilacciarsi e provocare esso stesso dei danni.
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Take home message :
Filo o scovolino l’importante è che ti diano indicazioni precise su quale prodotto acquistare e come usarlo.
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