Kancheepuram (spesso abbreviata in Kanchi) fa parte delle Saptapuri, cioè le sette città indiane considerate più sacre, grazie ai suoi templi dedicati al culto di Shiva e Vishnu.
Il periodo più importante nella storia della città è quello del regno Pallava fra il VI e l'VIII secolo, quando fu cancellata ogni testimonianza del culto buddhista instaurato nel II secolo dall'imperatore Ashoka soppiantandolo con i templi induisti. I Pallava furono poi a loro volta spodestati dai Chola all'inizio del IX secolo.
I luoghi di visita principali sono due: il primo è in pratica un sito archeologico in quanto non vi vengono più praticate cerimonie, il secondo è invece tuttora uno dei più frequentati luoghi di culto del Tamil Nadu.
Il tempio di Kailashnathar fu edificato all'inizio dell'VIII secolo: dedicato a Shiva, è uno dei pochi esempi di architettura Pallava rimasto integro nei secoli per quanto in parte deteriorato dall'erosione.
Il nucleo originario di Ekambareswarar sembra risalga al IV secolo, ma gli ampliamenti e i rimaneggiamenti successivi sono stati numerosi con il passaggio tra i vari domini: Pallava, Chola e Vijayanagar. Il risultato è un complesso enorme consacrato al culto di Shiva, pulsante di vita religiosa a tutte le ore in ogni sua parte: la visita è quindi un succedersi di scenari, sia architettonici sia umani, di grande suggestione.
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