Oggi affrontiamo una dieta alquanto controversa, e molto criticata. Vediamo se le critiche sono ragionate oppure no. Oggi parliamo della dieta Dukan.
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STUDI SULLA DIETA DUKAN
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La dieta Dukan, ideata dal medico francese Pierre Dukan e pubblicata in un libro ad essa dedicato, nell'anno 2000, ma il suo successo esplode circa 9 anni dopo, nel 2009 grazie anche ad una pesante ed incessante campagna di marketing e pubblicità’. E’ una dieta molto diffusa, soprattutto fra i vip, che la considerano ottima per perdere peso molto velocemente. Ma e’ tutto oro quello che luccica? Vediamolo assieme. Prima di tutto la dieta si basa su 4 differenti fasi.
La prima fase, definita di attacco, prevede il consumo di sole proteine pure. Per cui uova, carne, pesce, latticini, che siano a bassissimo contenuto lipidico. Carboidrati assolutamente vietati e banditi anche frutta e verdura. I cibi permessi in questa fase sono 72. Bene, io già’ dopo la prima fase mi fermerei. Un regime alimentare che anche per un’ora bandisca le verdure, e’ da ritenersi secondo me, da fuorilegge. In ogni caso continuiamo.
Nella seconda fase, che viene definita Crociera, e che sicuramente non e’ fatta su un transatlantico, alle proteine vengono aggiunte le verdure che hanno un basso tenore glucidico e per cui a basso contenuto di carboidrati. Questa fase ha un valore variabile. Va infatti mantenuta per tante settimane, quante sono i kg che si vogliono perdere. Per cui se si vogliono perdere 6 kg si farà’ per 6 settimane, se si vogliono perdere 8 kg la si seguirà’ per otto settimane, eccetera. In questa fase, come nella prima fibre e carboidrati sono ridotti all'osso. In questa fase ci sono 28 piatti a base di verdure, che vengono permessi.
Poi si entra nella terza fase, quella di consolidamento. Questa fase dura 10 giorni, per ogni Kg di peso perduto nelle prime due fasi, cioè’ quella di attacco e quella di crociera. Per cui se si fossero persi 10 kg in totale nelle prime due fasi, la fase di consolidamento durerebbe 100 giorni. Riappaiono in questa fase anche i carboidrati, ma comunque non si tratta di un regime completo, seppure e’ sicuramente piu’ equilibrato delle prime due fasi menzionate.
Poi si entra nella fase finale che si chiama stabilizzazione. Qui si entra in un regime alimentare prettamente normale, ma entrano in gioco 4 regole fondamentali, che secondo l’inventore della dieta, permetterebbero di mantenere il peso raggiunto.
La prima regola e’ di mangiare almeno una volta a settimana, preferibilmente il giovedì, solo proteine pure. Per cui carne, pesce, molluschi, uova, salumi e latticini magri.
La seconda regola e’ di praticare attività’ fisica calibrata alle proprie esigenze e condizioni fisiche, cercando di aumentarla gradualmente.
La terza regola e’ di assumere ogni giorno 3 cucchiai di crusca di avena, perché’ aumenterebbe il senso di sazietà’ grazie alle fibre in essa contenuta e ridurrebbe la quantità’ di calorie assorbite.
La quarta ed ultima regola e’ quella di ritornare alla fase di consolidamento, nel caso si notasse nuovamente un incremento di peso.
CI sono poi evidenti rischi per la salute a seguire questo regime alimentare. In primis l’eliminazione completa dei carboidrati, cosa che non fa neanche la dieta cheto-genica, che toglie al cervello ed al sistema nervoso centrale, il carburante principale per vivere e funzionare e cioè’ il glucosio.
Poi essendoci troppe proteine di origine animale, si aumenta il colesterolo plasmatico a causa delle enormi quantità’ di grassi saturi, soprattutto delle carni rosse, che possono creare malattie del sistema cardiocircolatorio. Chi mantiene un regime alimentare estremamente orientato verso le proteine, e’ maggiormente predisposto alla osteoporosi, perché’ si crea una acidificazione dei tessuti, che viene bilanciata col prelevamento del calcio dai tessuti ossei.
Lo scarso apporto di vegetali crea due problemi principali. La mancanza di antiossidanti, vitamine e Sali minerali in quantità’ adeguata per il nostro organismo e la quasi totale assenza di fibra alimentare, che in aggiunta al regime iperproteico, può’ provocare la gotta, cioè’ una accumulo di cristalli di acido urico nelle articolazioni. Inoltre, a causa di carenza di frutta e verdura, anche la quantità’ di acqua proveniente dagli alimenti e’ scarsa.
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