TG (venerdì 26 aprile 2019) - Fatture false per evadere l'iva, il sistema era articolato venivano usate società create ad hoc grazie a dei presta nome. Di fatto la contabilità perfetta nascondeva invece la frode. Questo quanto hanno scoperto la guardia di finanza di Padova. Dopo mesi di indagini sono state arrestate tre persone e posto sotto sequestro preventivo beni per 7,9 milioni di euro per riciclaggio ed utilizzo di fatture false pari a 23,5 milioni di euro. L'indagine dei finanzieri è stata svolta nei confronti di numerosi operatori economici nel settore del commercio di prodotti elettronici e di telefonia. Al centro dell'inchiesta l'amministratore di una società padovana e due suoi prestanome, seguendo le loro tracce gli uomini delle fiamme gialle fino a Dubai. Tra i beni sequestrati, oltre a quasi 850mila euro tra depositi in conto corrente e denaro contante, anche auto e altri beni di lusso nonché un immobile. L'indagine è iniziata con un verifica fiscale ad una società di Padova amministrata da un 55enne di Torreglia, ma di fatto residente a Galzignano Terme, e formalmente di proprietà di un 40enne di Galzignano e di una 51enne di Este. Quello che a prima vista sembrava tutto in ordine a livello di contabilità nascondeva però particolari sospetti come sedi operative inadeguate, consumi energetici pressochè nulli a fronte di flussi di denaro a sei zeri investiti in azienda da due soci fittizi. Questo ha insospettito i finanzieri di Este che hanno indagato sulle vicende societarie e processuali del 55enne fino a scoprire una sfilza di giroconti per sottrarre le somme ingenti di denaro all'erario. ([ Ссылка ])
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