TG VENEZIA (lunedì 19 settembre 2016) - La questura le aveva negato il rinnovo del permesso di soggiorno dopo ritenendola un soggetto pericoloso. Il ricorso di una 48enne cinese agli arresti domiciliari per sfruttamento della prostituzione in un sedicente “centro massaggi” di Mestre, è stata però accolta dal TAR. Secondo il Tribunale amministrativo del Veneto la possibile commissione del reato non può di per sé sola costituire motivo sufficiente per affermare la donna sia socialmente pericolosa». Il TAR ha anche condannato il ministero dell’Interno a pagare mille euro di spese legali. ([ Ссылка ])
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