Maestro dei più grandi pittori del Manierismo fiorentino, venne definito da Vasari il pittore “senza errori” grazie alla sua perfezione formale e alla sua capacità di fondere in un nuovo linguaggio gli insegnamenti di Michelangelo, Leonardo e Raffaello.
Approfondimento a cura di Claudia de Feo, docente di Storia dell'Arte.
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