Conferenza di Alberto Andreoli, per il ciclo “Non solo arte”. Conversazioni di storia dell’arte a Palazzo Paradiso, VII edizione/ XXIV Settimana della Lingua italiana nel mondo.
Quest’anno ricorrono 450 anni dalla morte di Giorgio Vasari, prolifico e versatile “pittore et architetto aretino”, rappresentante dello stile manierista. Tra le sue opere si segnalano, ad esempio, gli affreschi vaticani della Sala Regia, le allegorie nel Palazzo Vecchio di Firenze e il progetto del palazzo degli Uffizi.
Discepolo e amico di umanisti e artisti (quali il Giovio, Annibal Caro e il “divino” Michelangelo), Vasari è universalmente noto soprattutto come scrittore. A lui si deve, infatti, la stesura de "Le Vite de’ più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani da Cimabue insino a’ tempi nostri", date alle stampe nel 1550 (ed. Torrentiniana) e, in seconda edizione, nel 1568 (ed. Giuntina): un vero e proprio caposaldo della storiografia artistica italiana.
Previa una breve introduzione sulla figura e sull’opera dell’artista, la conferenza sarà focalizzata sul capolavoro letterario vasariano (genesi dell’opera, fonti, metodo, orientamento e visione storica, estetica), che, com’è stato rilevato, costituisce «la fonte più antica della storia della pittura ferrarese» (C. Padovani).
In collaborazione con Biblioteca Comunale Ariostea, Società Dante Alighieri-Comitato di Ferrara APS, Università degli Studi di Ferrara (Master A.Di.P.) e Istituto di Studi Rinascimentali
Didascalia immagine: J. Zucchi (attr.), Ritratto di Giorgio Vasari, olio su tavola, sec. XVI. Firenze, Galleria degli Uffizi
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