Roma, 12 set. (askanews) - La polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, cerca di fare luce sulle cause che il 23 ottobre 2018 hanno provocato il grave incidente sulle scale mobili della metro Repubblica, nel quale rimasero feriti numerosi tifosi russi, nonché sul guasto alla scale mobili della fermata metro Barberini nel marzo 2019.
Sono in totale 15 gli indagati per l'inchiesta che ha portato la polizia a eseguire misure cautelari interdittive nei confronti di tre dipendenti Atac e dell'amministratore della Metroroma scarl, società titolare del contratto di appalto per la manutenzione delle linee metropolitane della Capitale; le accuse sono di frode nelle pubbliche forniture e lesioni personali colpose aggravate.
Tra i danni causati dai dipendenti, secondo l'inchiesta, la manomissione del freno di emergenza - attraverso delle fascette in plastica che hanno impedito al meccanismo di funzionare correttamente - e poi omissioni, falsi sui libretti di servizio e manutenzione.
La manutenzione delle scale mobili veniva fatta in modo inadeguato e inoltre, per abbassare numero di interventi e costi, venivano manomessi deliberatamente gli strumenti di prevenzione degli infortuni.
La Metro di Roma è tutt'ora, un pericolo per chi la prende, ha affermato il gip del tribunale di Roma, Massimo Di Lauro, perché - ha sottolineato - nonostante i gravi incidenti verificatisi (...) appare tuttavia evidente, dall'ascolto delle numerose conversazioni, che permane il preoccupante stato di pericolo per l'incolumità pubblica e nello specifico dei fruitori della metropolitana di Roma".
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