Un percorso brioso alla scoperta di un tratto sconosciuto dove l'Arno, le cui acque scorrono azzurre e trasparenti sulla roccia bianca e liscia, tra rapide, schiume bianche, cascate e sorgenti: un paesaggio incredibilmente bello, inatteso e visitabile soltanto dall'acqua. A metà del percorso si affaccia l'antichissimo abitato di Borgo a Guovi, ove sono stati rinvenuti reperti che dimostrano prima la presenza dell'uomo preistorico, e degli etruschi poi nel VII-VI secolo a.C. La città, fortificata con possenti mura nel V secolo a.C., divenne un caposaldo dell'avanzata etrusca verso Nord e per la costruzione della strada che giungeva fino a Bologna assunse rilevante importanza per il collegamento fra Tuscia e Val Padana. Giovi fu infatti crocevia viario di notevole interesse e con l'assoggettamento della città di Arezzo a Roma (III secolo a.C.), e deve il nome alla costruzione del tempio dedicato a Giove. Lungo il percorso si incontrano anche ruderi di ponti, cartiere e l'abitato di Vado, arroccato su uno sperone di roccia baciato dal sole. Il miglior rafting del Casentino, a soli 15 minuti di auto dall'uscita autostradale di Arezzo.
Ещё видео!