Perché i tempi di attesa delle ambulanze sono sempre più lunghi? Le cause sono principalmente due. Da una parte, il taglio alle vetture: nel 2020 infatti, in tutta Italia risultavano attive 465 ambulanze e 85 unità mobili di rianimazione in meno rispetto al 2010; dall’altra l’allungamento dei tempi di attesa è legato alla crisi dei pronto soccorso: infatti un’ambulanza che trasferisce un paziente in pronto soccorso non può ripartire finché quel paziente non viene ricoverato, ma poiché i posti letto sono pochi, spesso è necessario aspettare diverse ore, impedendo a quell’ambulanza di soccorrere un’altra persona, che sarà costretta ad aspettare l’arrivo dei sanitari. Ma molte patologie, cosiddette tempodipendenti, devono essere trattate il più presto possibile per evitare danni importanti o il decesso del paziente: in caso di ictus, ad esempio, si deve intervenire entro 4 ore dalla comparsa dei sintomi; in caso di infarto è stato dimostrato che per ogni 10 minuti di ritardo il pericolo di morte aumenta del 3%. Se non si investe in sanità, è a rischio la salute di tutti.

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