Si preannuncia un lunedì caldo, a Pavia, per la visita del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, che sarà presente all'inaugurazione della nuova sede della facoltà di Medicina. L'Udu, il sindacato degli studenti, ha infatti annunciato una contestazione per lanciare un messaggio alla stessa Bernini e al governo che "non si sono mai voluti confrontare sul tema della crisi abitativa per gli universitari". I ragazzi torneranno anche a piantare le tende in università, come già fatto nei mesi scorsi, e la protesta proseguirà poi in almeno quindici città, tra cui Roma, Milano e Bologna.
A scatenare la nuova ondata di mobilitazione sono state anche le parole pronunciate durante una trasmissione televisiva dalla premier Giorgia Meloni che aveva accusato l'Udu e la Cgil "di aver lavorato contro l'Italia a causa della perdita dei 500 milioni della terza tranche del Pnrr". Parole gravissime, sottolinea il sindacato, che parla di uno scaricabarile per nascondere le responsabilità del governo. Il riferimento è ai fondi per la realizzazione di alloggi universitari: il Ministero aveva dichiarato di aver creato 7.500 posti letto, ma dai numeri presentati risultavano rendicontati anche alloggi già esistenti e operativi, molti dei quali in studentati privati. Per questo motivo Cgil e Udu avevano scritto alla Commissione Europea chiedendo un controllo più attento.
"Dopo aver inutilmente provato a interloquire con la ministra Bernini - spiegano dall'Udu - ci siamo rivolti direttamente alla Commissione. Vogliamo ricordare alla presidente del Consiglio che i soldi del Pnrr sono principalmente a debito e se Meloni e Bernini credono di poter fare debito sul nostro futuro, buttando via 1,3 miliardi che dovrebbero servire per realizzare alloggi universitari aggiuntivi, si sbagliano di grosso".
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