(MIANEWS) Milano, 18 SET - “Per ciò che riguarda il ricorso a Santa Giulia, questa è l’Italia, e non che negli altri Paesi non ci siano certezze del diritto, non mi permetto di dirlo. C’è sempre la possibilità, fermo restando che io non dico che questo non sia legittimo, di accorciare moltissimo quelli che sono i tempi che servirebbero per organizzare una olimpiadi, in un mondo normale sono sette, da noi erano sei e mezzo perché siamo andati per questioni di sessioni del CIO più stretti e ora ci troviamo a settembre 2021, con le olimpiadi che saranno a febbraio 2026”. Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò a margine dell'inaugurazione del Bocconi Sport Center, sul ricorso al Tar del gruppo Cabassi contro la delibera del Comune per l’area del PalaItalia, l’arena di Santa Giulia progettata per le Olimpiadi 2026. “Quattro anni e cinque mesi in cui l’anno prima devi fare un test event in cui devi invitare le squadre per testare se l’impianto è tutto a posto e per verificare per le federazioni internazionali che tutte le prescrizioni sono regolari – ha aggiunto -. Che ci sia un ricorso pendente sull’impianto principale, ditemi voi se è una cosa normale”. A chi gli chiedeva se fosse preoccupato ha risposto: “No non sono preoccupato, sono, da rappresentante di un mondo che conosco molto bene, molto dispiaciuto perché cattive abitudini purtroppo continuano ad andare avanti, ripeto nella legittimità dell’atto, ma non è possibile che questo succede così tanto tempo dopo che il dossier è stato preparato, c’è una gara che è stata fatta, questo è inaccettabile, bisogna che uno stato che ha messo faccia e immagine su un evento come le olimpiadi, tuteli almeno sotto questo punto di vista”, ha concluso.
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