Lunedì 4 marzo 2024, di buon mattino, anticipando l’orario ufficiale, Papa Francesco ha ricevuto per la seconda volta tutti i Vescovi della Toscana per
la tradizionale Visita ad Limina Apostolorum.
Dieci anni fa toccò ai nostri vescovi ad essere in assoluto i primi ricevuti in Visita ad Limina da Bergoglio, che era stato appena eletto.
Nei cinque giorni in Vaticano i nostri presuli hanno incontrato i dicasteri della Curia Romana, la Segreteria di Stato e alcune istituzioni della Santa Sede, oltre a celebrare la Santa Messe nelle varie Basiliche pontificie.
L’incontro privato col Papa, svoltosi nella biblioteca del Palazzo Apostolico in quella che era la sala ufficiale, negli appartamenti papali, riservati alle
udienze con i vescovi e alle personalità politiche, ha toccato vari temi della vita della Chiesa e delle singole diocesi della Toscana, in un colloquio,
come dieci anni fa, del tutto informale e soprattutto senza discorsi ufficiali da parte del Pontefice, come invece avveniva fino a Papa Benedetto XVI.
Tra tutti i Vescovi presenti solo l’Arcivescovo di Pisa, alla sua terza visita Ad Limina, può testimoniare la diversità tra il prima e ora.
L’ultima Visita ad Limina per il Cardinale Giuseppe Betori, Presidente dei Vescovi Toscani, che nei prossimi mesi si appresta a lasciare la guida dell’Arcidiocesi di Firenze per sopraggiunti limiti di età.
Infatti per molti vescovi è stata la prima occasione di venire in visita ad limina, altri invece erano presenti anche nel 2013, al precedente incontro.
Ogni diocesi ha presentato ai vari dicasteri della Curia Romana, una relazione dettagliata sullo stato della propria Chiesa, un rendiconto, in questo caso decennale, per ricevere indicazioni per il futuro.
Non è un esame, come ha sottolineato il Cardinale Betori, ma un confronto sulle varie tematiche che sono alla base delle molteplici attività di ogni
vescovo e della diocesi che gli è stata affidata dal Papa.
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