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Il passo del San Gottardo, in tedesco #Gotthardpass , è uno dei più importanti valichi alpini, situato a 2'106 m s.l.m. nella parte centrale dell'arco alpino.
Collega da nord a sud la valle della #Reuss e la valle #Leventina. Prende il nome da #SanGottardodiHildesheim, un vescovo bavarese vissuto attorno all'anno Mille e beatificato cento anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1038.
La regione reca tracce della presenza umana sin dell'età della pietra. In epoca romana furono altre le vie preferite per superare le Alpi partendo dalla Lombardia verso nord; molto più utilizzati erano i valichi del passo del Settimo, del passo del #SanBernardino e del passo del #Lucomagno. In particolare per il trasporto delle merci, il valico del Settimo e quello del Lucomagno erano dotate di una strada carrabile, mentre il San Gottardo e il San Bernardino potevano solo essere valicati a piedi o con muli. Giacché un animale da soma trasporta circa un terzo di quanto è possibile trasportare con un carro, per il trasporto merci i percorsi via Settimo e Lucomagno erano preferiti al Gottardo, sebbene la strada fosse lunga quasi il doppio.
Il San Gottardo, pur essendo il passaggio più breve, presentava sia sul versante sud, con tre importanti gole in Leventina, che sul versante nord, con la gola della #Schöllenen, degli ostacoli importanti e, in presenza di cattivo tempo, molto difficilmente superabili. I #Walser, che nel XII secolo erano giunti attraverso il #passodellaFurka in valle di #Orsera (la valle urana che si trova a monte della gola), con le loro notevoli capacità tecniche, acquisite nella costruzione di strade e ponti in Vallese, edificarono il primo ponte nella gola della Schöllenen, chiamato ponte del diavolo e la Twärrenbrücke, una passerella sospesa alla viva roccia, lunga una sessantina di metri, che permetteva l'accesso al ponte che superava la Reuss. Questa opera venne realizzata agli inizi del XIII secolo. Con la realizzazione di questi manufatti il passo acquisì per la prima volta importanza europea e fu determinante per i destini delle popolazioni che popolavano i due versanti.
Il valico del Gottardo è citato nel Annales Stradenses, guida per pellegrini che dal nord Europa vogliono raggiungere #Roma o la #Terrasanta, redatta a metà del XIII secolo. Nel 1230 venne consacrata la cappella dedicata a San Gottardo, posta sul valico, dall'arcivescovo milanese Enrico I da Settala. Assieme alla chiesetta venne edificato anche un ospizio che, con quello presente al monte Ceneriretto dai #gerosolimitani, quello di Santa Maria di Pollegio condotto dagli Ordine degli Umiliati e quello situato a nord del passo a #Seedorf, che apparteneva ai #Lazzariti, completava una adeguata rete di assistenza ai pellegrini e viandanti. Le valli immediatamente a sud del passo si erano già liberate da ogni sovranità di signori locali, siglando nel 1182 il patto di Torre. Con quell'atto le comunità di #Blenio e Leventina si allearono e imposero la distruzione di tutti i castelli che si trovavano sul loro territorio, ammettendo come unica autorità quella della Chiesa.
Furono invece i soldi che la comunità urana ricavava dai traffici sul passo a permettere il riscatto dalla casa di #Asburgo con l'ottenimento del diritto di avvocazia nel 1231 e nello stesso anno ottennero l'immediatezza imperiale che li sciolse da ogni vincolo con gli Asburgo e li pose sotto la diretta giurisdizione imperiale. Questi privilegi permisero alle popolazioni locali di avere l'effettivo controllo sul valico. Questo controllo da un lato forniva buoni guadagni, in particolare alla corporazione dei somieri che assicuravano il trasporto delle merci, ma richiedeva anche costanti lavori per mantenere la strada del passo accessibile sia nella buona, che nella cattiva stagione.
Nel 1280 i canonici del #duomodiMilano affittarono la Leventina al vescovo #OttoneVisconti che volle con questo acquisire il controllo del valico; nel 1290 la valle si rivoltò con una insurrezione capitanata da #AlbertoCerro, ma l'insurrezione venne soffocata. Al nord del passo le cose andarono decisamente meglio, il #cantonUri si alleò con #Svitto e #Untervaldo con il patto del 1291. Con la vittoria contro gli Asburgo nella Battaglia di #Morgarten nel 1315 si rafforzò l'unione. Presto anche altri cantoni si aggiunsero al primitivo nucleo, assumendo sempre più indipendenza e forza. All'inizio del XV secolo la Lega svizzera, e Uri in particolare, vollero assumere il controllo del passo e invasero la Leventina, una prima volta nel 1403. Nel 1422 il duca di Milano ne riprese il controllo, ma dal 1439 fino al 1803 la vallata meridionale del passo restò costantemente sotto il dominio di Uri.
La costruzione del ponte del Diavolo, opera di #CarlBlechen, c. 1833 presso la Neue Pinakothek di Monaco
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