Catanzaro | C'è anche il sindaco di Cerva Fabrizio Rizzuti tra le persone poste agli arresti domiciliari nell'ambito dell'operazione 'Karpanthos',
condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro. Il sindaco 49enne è accusato di scambio elettorale politico mafioso
assieme ad un assessore, Raffaele Scalzi di 42 anni e un consigliere comunale Raffaele Borelli di 47 anni, anche loro ai domiciliari.
Dalle indagini è emerso uno scambio elettorale politico-mafioso e l'influenza del gruppo criminale di Cerva sull'Amministrazione comunale in occasione delle elezioni amministrative del 2017 mediante il procacciamento di voti. I tre, grazie all'intermediazione del fratello del primo cittadino, Massimo, dipendente comunale, si sarebbero rivolti a Tommaso Scalzi, già condannato per associazione mafiosa e considerato vicino al boss Franco Coco Trovato, affinché procurasse loro dei voti promettendo in cambio una somma di denaro e una percentuale sugli appalti pubblici aggiudicati dal Comune. L'operazione "Karpanthos" coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, guidata dal Procuratore Nicola Gratteri, ha impiegato 400 militari che hanno eseguito un'ordinanza cautelare nei confronti di 52 soggetti (precisamente 38 in carcere, 6 ai domiciliari e 8 con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria) con accuse a vario titolo di associazione di tipo 'ndranghetistico, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione, rapina a mano armata, ricettazione, riciclaggio e intestazione fittizia di beni. L'operazione ha consentito di intervenire dimostrando l'esistenza di un sodalizio di 'ndrangheta operante nei territori di Petronà e Cerva con ramificazioni nelle province di Lecco, Genova e Torino.
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