La locomotiva FS D141 1019 in manovra affianca un treno merci trainato dalla locomotiva elettrica articolata E636 064.
Le locomotive diesel da manovra D141 furono ideate per sostituire le oramai vecchie locomotive a vapore utilizzate negli scali merci e nelle infrastrutture ferroviarie piu importanti del paese. Costruite dal 1962 al 1964 per un totale di 29 unità dalla Fiat, che costruì anche i motori Diesel su licenza Daimler-Benz, alcune di queste versatili e potenti motrici erano costituite da un telaio a due carrelli su cui erano montati due avancorpi e una cabina di guida paracentrale, piuttosto spostata verso la parte posteriore del telaio. Perfettamente bidirezionali nella loro marcia, tutt'intorno presentavano un praticabile fornito di corrimano di sicurezza. Nel corso dei decennu le D141 si sono dimostrate all'altezza della situazione, affidabili nell'esercizio di manovra negli scali, anche in quello più gravoso, sia nei servizi merci che in quelli viaggiatori. La velocità massima venne stabilita in 80 km/h, sufficiente anche per l'effettuazione di treni sulle linee secondarie non elettrificate. Progressivamente sostituite dalle nuove D145, le D141 sono state smantellate e dismesse. Alcuni esemplari restaurati sono stati preservati nel parco locomotive storiche della Fondazione FS Italiane.
Le E636 sono state le prime locomotive elettriche articolate delle Ferrovie dello Stato, progettate nel 1937-38 dall'ingegnere Alfredo D'Arbela per subentrare alle E626 specialmente nel traino dei treni viaggiatori e merci sulle linee più tortuose della rete FS. Ritirate dal servizio nel 2006, le E636 erano composte di due semicasse articolate, con tre carrelli indipendenti a due assi; il peso veniva così suddiviso tra un numero maggiore di assi, rientrando ampiamente nei limiti consentiti dall'armamento delle disomogenee linee ferroviarie italiane di quegli anni.
Le E636 concettualmente erano una versione meccanicamente aggiornata delle vecchie E626, mantenendone alcuni problemi di progettazione. Queste possenti macchine presentavano infatti una eccessiva rumorosità causata dal sistema di trasmissione. Inoltre, non erano in grado di offrire un adeguato livello di comfort e sicurezza ai macchinisti, soprattutto se utilizzate per lunghi collegamenti, a causa della pessima vivibilità della cabina di guida, estremamente spartana e strutturalmente debole. Le E636 contavano con due diversi rapporti di trasmissione: uno più corto (21/65) per i tratti in pendenza o per i treni pesanti, con velocità massima di 95 km/h (poi accresciuta a 105 nel 1948) ed uno più lungo (28/65) con velocità massima di 120 km/h.
La riproduzione modellistica in questo video è la E636 064, assegnata al DL di Bolzano, qui proposta in uno splendido modello Roco del 1990 e leggermente sporcata e invecchiata.
Ещё видео!