E’ stato il Prefetto di Rimini, Alessandra Camporota, in una lettera inviata al Comune, a proporre una soluzione per la gravosa questione della sede della questura: Piazzale Bornaccini. La questura in questo momento si trova divisa tra cinque diverse sedi, con uffici impraticabili, alcuni dei quali in ex garage. Un problema da risolvere, quindi, per dare una sede in linea con le esigenze del personale della polizia di Stato. La lettera del Prefetto, non è una risposta diretta alla protesta del Pd riminese, che qualche giorno fa ha organizzato un presidio per bocciare pubblicamente il trasloco nell’ex sede della Provincia, ma il risultato di una profonda riflessione, lontano dalla politica, basata su una scelta praticabile e realistica. Non ci sono molte alternative se si vuole dare una sede alla questura e garantire ai cittadini dei servizi che rispondano alle loro necessità. La sede di Piazzale Bornaccini risponderebbe, appunto, ai requisiti minimi, senza togliere nulla ad una futura possibilità di continuare a ricercare soluzioni mirate alla costruzione della Cittadella della sicurezza. Il prefetto, a partire dall’insediamento, ha dimostrato di avere studiato attentamente il dossier e di aver preso in considerazione la posizione dell’Inail, che recentemente ha comunicato all’Agenzia del Demanio di ritenere decaduta la sua offerta di acquisto dello stabile di via Ugo Bassi. Si ricorda che le gare per la struttura di via Ugo Bassi, erano andate tutte deserte oltre al fatto che la struttura è invecchiata precocemente. Quindi, per ora, quella del Prefetto, pare essere l’unica soluzione plausibile. La proposta verrà discussa nelle prossime settimane alla presenza dei sindaci della provincia in un incontro convocato dalla Prefettura.
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