Il Consorzio di bonifica Versilia Massaciuccoli ha demolito il vecchio serbatoio pensile che da quaranta anni si trovava nella bonifica attorno al lago. Immagine simbolo di questa zona desolata e selvaggia, il serbatoio era stato costruito insieme ad un acquedotto verso la fine degli anni 60 per rifornire di acqua potabile alcune aziende agricole.
Poteva contenere fino a 140.000 litri, garantendo un flusso costante anche in momenti di intenso utilizzo e grazie ai suoi 28 metri di altezza riusciva a regolarizzare la pressione della rete dell'acquedotto da cui era alimentato. Con il passare degli anni era caduto in disuso, soppiantato da un nuovo sistema di distribuzione e così, lentamente nel tempo, si è deteriorato. L'alluvione del Fiume Serchio dello scorso Natale ha poi accentuato i problemi di staticità, rendendolo pericolante.
In un primo momento si era pensato ad un recupero per usi diversi da quelli originari spiega il Presidente del Consorzio Fortunato Angelini coinvolgendo il Parco, la sovrintendenza e il Comune di Vecchiano, ma visto poi lo stato fatiscente e la pericolosità dell'opera, l'unica soluzione perseguibile era la demolizione.
Le operazioni sono iniziate stamattina alle 6 con l'isolamento della zona da parte delle forze dell'ordine. La ditta ESPLODEM di Modena ha piazzato tre micro cariche esplosive ai pilastri portanti e una volta accesa la miccia in pochi secondi la struttura è implosa su se stessa, il tutto sotto lo stretto controllo dei vigili del fuoco, della polizia di bonifica e della Polizia municipale di Vecchiano. Sul posto per maggiore sicurezza era presente anche un mezzo del 118.
I resti del serbatoio verranno sminuzzati e portati in discariche speciali entro la fine della settimana.
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