Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento del 9 ottobre 2009. Il presunto "insabbiamento" della causa Russello in Cassazione. Grancini si sarebbe servito anche di altri tre complici. Sviluppi nelle indagini. (per il video in Alta qualità clicca su HQ in basso a destra dello schermo).
Ecco il testo:
L' imprenditore di Agrigento, Calogero Russello, 69 anni, sarebbe stato a casa ai domiciliari nonostante i Giudici della Cassazione avessero ordinato il rientro in carcere. Tecnicamente sarebbe stato un "insabbiamento2, che è stato scoperto dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Ecco perchè il 17 giugno del 2008 Russello è stato arrestato. E l' inchiesta cosiddetta "Hiram", e l' architetto di un vorticoso intreccio tra mafia e massoneria deviata per pilotare e insabbiare i procedimenti giudiziari sarebbe stato Rodolfo Grancini. Lui, Grancini, 69 anni, è originario di Orvieto. E' detenuto ai domiciliari e risponde alle domande dei magistrati di Palermo. Il primo complice di Grancini sarebbe stato un impiegato della cancelleria della Cassazione, Guido Peparaio, 56 anni, anche lui arrestato. Adesso Grancini svela e conferma che per il favore a Calogero Russello, che sarebbe stato pagato 5mila euro, avrebbero lavorato anche altri tre impiegati della Cassazione. Russello fu arrestato il 29 marzo del 2004, il giorno del maxi blitz "Alta mafia". Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, nonostante l' accusa di mafia lo vieti, gli concesse gli arresti domiciliari. La Procura di Palermo impugnò la scarcerazione al Tribunale del Riesame di Palermo che accolse il ricorso. Però Russello presentò ricorso in Cassazione dove sarebbe stato attivato il sistema di Grancini e Peparaio. I Giudici della Cassazione accolgono il ricorso della Procura di Palermo, ordinando quindi il carcere per Russello. Però, altro però, la comunicazione della Cassazione ai Giudici competenti, ossia, "trasferite in carcere Russello" , affonda in un cassetto, " in sonno " . E Russello è ancora a casa e non in carcere. Allora i Carabinieri chiedono il perchè ai Giudici del Tribunale del Riesame di Palermo che scoprono che la Cassazione ha ordinato l' arresto 3 mesi prima. Un cancelliere di Palermo telefona a Roma e da Roma spediscono il fax della comunicazione, 3 mesi dopo. Adesso Rodolfo Grancini risponde ai Pubblici ministeri impegnati nel processo e ricorda: "ho sentito che Peparaio parlava con due donne, una delle due è una certa "Maria" , e con un uomo. Erano cancellieri e operatori di computer. Io ho incontrato Peparaio negli Uffici della Cassazione ed insieme a lui vi era anche la donna. E lui, Peparaio, chiede alla donna, davanti a me, a che punto era la mia vicenda. E la donna rispose che la causa di Grancini non era ancora stata messa in ruolo" . Lo stesso Grancini è convinto che Peparaio, da solo, non sarebbe stato in grado di pilotare nulla e che avesse necessariamente agganci tra il personale della Corte. Ai magistrati Grancini ha ammesso che i 3 impiegati della Cassazione avrebbero aiutato Peparaio nel caso dell'imprenditore Russello.
Ruoppolo Teleacras - Hiram, altri 3 complici
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