Nel suo discorso in Senato in cui ha annunciato le dimissioni, il premier Conte non ha risparmiato duri attacchi al ministro dell’Interno Salvini reo, a suo giudizio, di aver provocato la crisi di governo solo per un possibile tornaconto elettorale. Salvini, che sedeva accanto a Conte nei banchi del governo, ha più volte reagito alle critiche del premier con parole e gesti. Quando Conte lo ha accusato di aver trascurato i suoi impegni istituzionali per concentrarsi sulla battaglia politica, il leghista gli ha sussurrato: “Qui ti sbagli amico mio”. Quando il premier lo ha criticato per l’ostentazione dei simboli religiosi durante i comizi, Salvini ha estratto il rosario dalla tasca e lo ha baciato. E ancora, il ministro dell’Interno ha sottolineato con un gesto eloquente come - durante il passaggio in cui Conte ha stigmatizzato la sua scelta di non rispondere in parlamento sul cosiddetto Russiagate - ad applaudire siano stati sia i senatori del 5 Stelle che quelli del Pd. Un chiaro segnale, secondo Salvini, dell’accordo che si prepara tra dem e penta stellati per un nuovo esecutivo Da sottolineare anche come nel discorso del premier non sia mancata una stilettata a Di Maio, con la critica per la scelta di far uscire i senatori M5S dall’aula il giorno in cui Conte ha riferito in Senato sull’affare Savoini. A questo rilievo gli stessi esponenti del Movimento - che evidentemente avevano mal sopportato la decisione del loro capo politico - hanno applaudito con convinzione

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