Il più importante monumento della città è il Duomo con la sua cattedrale dedicata alla padrona di Catania S. Agata,
Iniziata nel 1091 dal Conte Ruggero il Normanno, ripresa nel 1169, distrutta dal terremoto del 1693 tranne le tre absidi e parte del transetto, ripresa dal Vaccarini nel 1736 e ultimata nel 1758, di notevole pregio ne è la facciata della cattedrale.
Sempre nel duomo al centro della piazza troviamo la fontana dell’Elefante molto cara ai Catanesi poiché rappresenta il simbolo della città, costituita da un elefante in pietra lavica di epoca romana sul cui dorso è poggiato un obelisco di origine egizia, anche questa opera si deve al Vaccarini.
In Piazza Duomo vi è il Palazzo del municipio opera del Vaccarini, di fronte vi è Palazzo dei Chierici, opera dell’architetto Alozo di Benedetto risalente ai primi del 700, sulla sinistra vi è Porta Uzeda costruita nel1695 in onore del viceré spagnolo Paceco de Uzeda porta d’accesso alla città.
Sulla desta del Palazzo dei Chierici vi è la Fontana dell’Amenano la quale fa da sfondo il rumoroso e pittoresco mercato del pesce “la pescheria” la fontana risale al 1867 e fu opera dello scultore Tito Angelini, attinge alle acque che vi scorrono sotto e che sono quelle del fiume Amenano, il gioco dell’acqua che si crea nella fontana con il tempo hanno fatto sì che i Catanesi le appioppassero il nomignolo” la fontana dell’acqua a linzolu” poco distante all’interno della pescheria vi è la fontana dei sette canali, ribattezzata dai Catanesi “fontana dei sette cannoli”.
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