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La diagnosi di tumore getta qualunque malato e la sua famiglia in un abisso di paura, rabbia, dolore e la gestione di queste emozioni è altrettanto importante della gestione dei sintomi fisici e delle terapie, tanto più che ormai il tumore può essere considerato una malattia cronica da affrontare negli anni e quindi l'aspetto psicologico è fondamentale per combattere una malattia che nonostante sia oggi decisamente più curabile di un tempo fa ancora paura. Parliamo di Psiconcologia con il Prof. Domenico Arturo Nesci, Professore Aggregato di Psichiatria all'Università Cattolica di Roma che ci spiega quanto sia importante andare incontro ai bisogni dei pazienti e delle loro famiglie fin dalla diagnosi e per far questo è necessario che i medici siano preparati ad affrontare il dolore e le domande di chi soffre. Una fase importante è sicuramente quella delle terapie durante le quali ai disagi fisici causati dai farmaci si accompagno spesso difficoltà dovute ad esempio alla calvizie che in qualche modo comunica a tutti il proprio stato, o ad una stomia che condiziona la qualità di vita. Anche in questo caso il supporto dello psicologo è di grande aiuto per superare le difficoltà man mano che si presentano, come pure nella gestione della guarigione, perchè paradossalmente a volte il crollo emotivo può avvenire proprio quando il cancro va in remissione. Naturalmente uno dei momenti più critici è la fase finale, quando si deve affrontare la morte e il fallimento delle terapie, e per i familiari che restano il passaggio successivo e l'elaborazione del lutto è un momento delicato da non sottovalutare, soprattutto se si è assistito a lungo il proprio caro. Il Professore ci parla di come in questo caso sia possibile, attraverso la Psicoterapia Multimediale, arrivare ad elaborare il lutto attraverso il ricordo e la memoria per superare la fase di dolore acuto provocato da una perdita importante.
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