L'ospite gradito, commedia in tre atti di Peppino De Filippo, è la storia di un uomo convinto dell' inesistenza della jella, che difende il suo amico, noto iettatore, dalla fama di portatore di sfortuna. Rappresenta il rovesciamento di Non è vero... ma ci credo del 1942. Quando, nel 1948, il Teatro Valle ospitò la prima de L'ospite gradito, Peppino decise di intitolarla Il contrario dell'altra rendendo esplicito il riferimento al lavoro di sei anni prima. Spiegò che aveva voluto mantenere una stessa situazione, uno stesso personaggio (il commendatore Gervasio Savastano) invertendo le lenti del cannocchiale usato per l'osservazione. In un teatro che sembrava lasciare poco spazio alle sperimentazioni intellettuali, Peppino anticipò di qualche anno un approccio strutturalistico alla realtà. Insomma, in questo lavoro, c'è già un po' di Queneau, di Stoppard o della Yasmine Reza di Tre variazioni della vita. Una commedia brillante con tutto il sapore delle gag e dei meccanismi comici di tradizione napoletana. Per la versione trasmessa dalla RAi nel 1963, Peppino De Filippo curò la direzione artistica mentre la regia fu di Romolo Siena.
Personaggi e interpreti:
Comm.Gervasio Savastani: Peppino de Filippo
Teresa: Lidia Martora
Tina: Dolores Palumbo
Faustino: Luigi de Filippo
Rosina: Grazia Maria Spina
Spirito: Pino ferrara
Donati: Edoardo Toniolo
Walter Sotterra: Gianni Agus
Dott.Botola: Pietro Carloni
Felice Sorridente: Gigi Reder
Trama:
Il commendator Gervasio Savastani, giunto alla soglia dei cinquantasette anni, vive un'esistenza agiata e tranquilla, ha una famiglia felice e una vita lavorativa ricca di soddisfazioni. È un uomo pragmatico e si rifiuta di credere alle superstizioni popolari. Gli affari vanno bene, la figlia è in procinto di sposarsi, la moglie è serena. A rimescolare le carte, ecco piombare in casa un vecchio e carissimo compagno di scuola dal nome inquietante: Walter Sotterra! Gervasio si commuove alla sua storia di perseguitato dall'infamante marchio di menagramo e finisce per accoglierlo in casa con tutti gli onori. Ma prima il futuro genero si rompe una gamba, poi una nave con un prezioso carico fa naufragio, infine la ditta del commendatore va a fuoco, e intanto i fiori del giardino appassiscono. La sicurezza di Gervasio Savastano comincia a vacillare con l'incalzare degli eventi, e l'ospite è sempre meno gradito.
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