Roma, (askanews) - Nessuno fermerà l'amicizia italo-egiziana. Lo ha promesso il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in visita al Cairo, pochi giorni dopo l'attentato al consolato italiano, attacco che è stato rivendicato dall'Isis.
"Questo tentativo di colpire questa relazione non riuscirà, continueremo a lavorare, sia nel contrasto al terrorismo, sia nella costruzione della pace", ha spiegato il titolare della Farnesina.
Nel corso della conferenza stampa congiunta con il suo collega egiziano, Sameh Shoukri, Gentiloni ha ribadito: "Si è certamente voluto colpire la collaborazione tra l'Egitto e l'Italia, l'Unione europea, diversi paesi occidentali nel contrasto al terrorismo".
Shoukri, dal canto suo, ha sottolineato che sotto l'ombrello dell'Isis si celano innumerevoli gruppi: "L'espressione 'daesh' o Stato 'islamico' può riferisi a numerosi gruppi terroristi, che si dichiarano alleati dell'Isis. Ma ciò non significa che si tratti proprio dello Stato islamico, ma più probabilmente una sorta di collaborazione. Ciò che è sicuro è che queste organizzazioni utilizzano gli stessi metodi e condividono lo stesso pensiero ideologico".
(immagini Afp)
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