(Video registrato nel 2011 dopo il forte ampliamento dello spread tra i tassi sui titoli italiani e quelli tedeschi )
Il deficit e il debito pubblico in Italia. I conti pubblici possono essere in avanzo, in pareggio o in disavanzo (deficit). La somma dei deficit accumulati ogni anno forma il debito pubblico. Il debito pubblico ha un tetto, così come il deficit che ogni anno non può superare il 103% del PIL secondo le norme dell' Unione Europea.
La spesa pubblica che non viene coperta da pari entrate tributarie ed extra tributarie viene sostenuta ricorrendo a prestiti da parte dei cittadini, enti ed imprese sia italiani che stranieri.
Sul debito pubblico lo Stato paga interessi che sono tanti più alti quanto l'andamento economico complessivo dell'economia del paese viene considerato in peggioramento da chi presta il denaro. Se aumenta la spesa per interessi si riducono sia i servizi che Stato e Regioni italiane possono erogare sia i possibili investimenti statali in infrastrutture e sostegno allo sviluppo economico. Al contrario, una bassa spesa per interessi facilita la riduzione del debito e gli investimenti statali.
Contenere la spesa pubblica nei limiti delle entrate pubbliche sembrerebbe facile ma spesso i governi non ci riescono e ricorrono a prestiti per soddisfare le continue e pressanti richieste di servizi da parte dei cittadini.
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