Entro 48 ore dal loro ingresso in Italia i rifugiati arrivati dall’Ucraina dovranno effettuare un tampone nasofaringeo per il Covid. Lo ha riferito la Regione Lombardia attraverso una nota nella quale si ricorda che l’assistenza sanitaria è garantita gratuitamente a tutti i profughi ucraini che abbiano necessità sanitarie per patologie acute o croniche.
Come comunicato dal sindaco Cesare Nai, nel nostro territorio l’Asst Ovest Milanese ha messo a disposizione per il supporto ai profughi l’ospedale ‘Cantù’ di Abbiategrasso.
Comunicazioni che confermano quanto dichiarato dal premier Mario Draghi in Parlamento e cioè che questa sarà la trafila per gli oltre 24mila profughi già arrivati in Italia fino a che non avranno ricevuto il vaccino.
In caso di tampone negativo, per i maggiori di 6 anni, è obbligatorio indossare una mascherina Ffp2 per 5 giorni. In caso di tampone positivo si applica l’isolamento obbligatorio.
“Regione Lombardia si sta adoperando per accogliere, assistere e sostenere i profughi provenienti dall’Ucraina, nel rispetto delle indicazioni del Governo centrale, con un’azione coordinata di Protezione Civile e Prefettura e con il coinvolgimento di tutti gli enti del Servizio Sanitario Regionale” hanno comunicato il presidente Attilio Fontana e la vicepresidente e assessore Welfare Letizia Moratti ricordando che mercoledì, ieri, è stato firmato il decreto che prevede l’istituzione di un ‘Comitato esecutivo per l’emergenza ucraina’ coordinato da Guido Bertolaso.
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