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Periodico n 47 del 22 novembre 2024
Fase fenologica: la raccolta delle olive è in corso, anche se con fine mese entriamo in una fase di completamento delle raccolta.
Temperatura del terreno e preparazione dell’olivo al riposo vegetativo
Quando la temperatura del terreno scende sotto i 10°C, le piante entrano in uno stato di riposo vegetativo. Le basse temperature influenzano l'attività delle radici poiché la maggior parte delle reazioni metaboliche nelle cellule vegetali sono catalizzate da enzimi la cui attività dipende dalla temperatura.
A temperature più basse, gli enzimi lavorano meno efficacemente, rallentando i processi metabolici essenziali come la respirazione cellulare, che produce meno energia. Di conseguenza, la pianta entra gradualmente in una stasi vegetativa.
Inoltre, il rallentamento della respirazione cellulare significa che la produzione di ATP, la "moneta energetica" delle cellule, è ridotta. Questo diminuisce la disponibilità di energia per i trasporti attivi degli ioni e delle molecole nutrienti. Di conseguenza, l'assorbimento di nutrienti come nitrati, fosfati e potassio diventa meno efficiente.
Un'altra conseguenza delle basse temperature è la ridotta sintesi proteica, che influenza negativamente la produzione di proteine necessarie per vari processi cellulari, inclusi quelli coinvolti nella crescita e nella riparazione delle radici. Inoltre, la viscosità delle membrane cellulari aumenta a temperature più basse, riducendo ulteriormente l'efficienza del trasporto dei nutrienti.
Questi cambiamenti portano le piante a entrare in uno stato di riposo vegetativo, riducendo la loro crescita e la loro attività metabolica per conservare energia durante i periodi di freddo. Questo stato di dormienza è cruciale per la sopravvivenza delle piante in condizioni climatiche avverse.
Mosca delle Olive (Bactrocera oleae): questa settimana ha registrato giornate soleggiate e, nonostante si pensasse che la mosca fosse in uno stato di esaurimento, le trappole di monitoraggio hanno rilevato un aumento delle catture di adulti, variando da 2 a 4 individui.
Non è necessario alcun intervento di contrasto, ma questo dimostra che il dittero è presente nei nostri oliveti. È necessario raccogliere tutte le olive perché le larve potrebbero svernare in queste e diventare fonte d’infestazione per la primavera 2025. Le larve della Mosca delle olive, infatti, possono trascorrere l'inverno all'interno delle olive cadute o rimanenti sugli alberi. Con l'aumento delle temperature in primavera, le pupe si trasformano in adulti, emergendo dalle olive e iniziando un nuovo ciclo di infestazione. Questi nuovi adulti sono pronti a deporre le uova nelle olive della nuova stagione, perpetuando così il ciclo di vita della mosca delle olive. a questo si aggiunge la necessità di una raccolta completa delle olive, perché le olive non raccolte, possono accogliere in primavera le uova degli adulti svernanti dando origine, se le condizioni climatiche lo consentono, a una o due generazioni primaverili.
Parassiti fungini: la possibilità di infezioni da crittogame rimane alta a causa dell'elevata umidità climatica. È consigliabile verificare lo stato dell’apparato fogliare e dei rametti degli oliveti per accertare la possibile presenza di patologie fungine come l’Occhio di pavone e la Piombatura o batteriche come la Rogna dell’olivo. Se non già effettuato, si consiglia di intervenire con prodotti rameici, eseguendo il trattamento nelle ore più calde della giornata
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L’Importanza del fosforo e le innovazioni nei fertilizzanti
Insieme all’azoto e al potassio, il fosforo è uno dei tre principali macroelementi è, pertanto, essenziale per le piante. Questo elemento svolge un ruolo fondamentale in numerosi processi fisiologici, dalla produzione di energia alla formazione dei frutti, ed è indispensabile per garantire raccolti abbondanti e di qualità.
Sebbene sia noto da tempo come un pilastro della nutrizione vegetale, solo negli ultimi decenni la ricerca agronomica ha permesso di comprendere appieno le sue funzioni e le sfide legate alla sua somministrazione. Parallelamente, sono emerse innovazioni nei fertilizzanti a base di fosforo, che promettono di migliorare l’efficienza e la sostenibilità della sua applicazione.
Il fosforo è essenziale per molteplici funzioni vitali nelle piante, che lo utilizzano per crescere, riprodursi e affrontare condizioni di stress.
Tra i suoi principali ruoli troviamo che è un componente chiave dell’ATP (adenosina trifosfato), definita spesso come "la batteria energetica della cellula".
Questa molecola fornisce, infatti, l’energia necessaria per reazioni cellulari fondamentali, come la divisione cellulare e la sintesi delle proteine, la formazione del DNA.
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Periodico olivo 22 novembre 2024
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