24 dicembre ‘24.
Ore 1:08.
Vanno ancora avanti a scrivere minacce contro Valentina Ferrari, per farle chiudere l’agenzia immobiliare e per impaurirla, per spaventarla, come è tipico dei mafiosi, o dei fascisti.
Che poi, spesso, sono la stessa cosa.
Non posso stare zitto, davanti a questa ennesima porcheria, perché un conto è vivere sotto continua minaccia di morte da un investigatore privato di Bergamo e dal suo complice ex maresciallo, con il quale gioca a “io denuncio te, tu denunci me”, un conto è vedere una donna cadere in uno stato di angoscia e paura.
È una violenza che io non posso sostenere, come non posso più sopportare la lentezza della “Giustizia Italiana” e la cybermafia, le speculazioni e le porcherie concesse da META e connesse a META, un social che andrebbe chiuso domani mattina, perché è peggio della peggiore pattumiera.
Ma ne siamo tutti schiavi, e io ci lavoro, perché non posso pensare di aprire un salone di automobili e comunicare come se fossimo nel 1984.
Magari si potesse.
Fermo restando che “1984” sia la premonizione del presente che stiamo vivendo, falsamente democratico, ma userei anche altri termini.
Se esistessero.
Un idiota del quale mi ero fidato, che si dichiara e che nei ritagli di tempo farebbe l’avvocato e prende soldi in nero (da me, perché altrimenti sarebbe costato troppo, a suo dire) mi aveva dato questo utilissimo suggerimento: sparire e lavorare di nascosto, aprendo un salone lontano da tutto.
Molto bello, soprattutto da un avvoltoio che simula di occuparsi di cyberbullismo e che vive più per i selfie su Instagram e FB, che non per fare il proprio lavoro decentemente.
Uno che voleva altro, da me, e che però si lamentava anche del fatto che suo marito fosse geloso.
Preoccupazioni delle quali non mi sarei preoccupato troppo.
Farebbe molto ridere, se fosse la brutta copia di un film italiano di fine anni ‘70 con fischio ma meglio senza.
D’altronde, ciliegina sulla torta, se esiste un avvocosa che ti obbliga a comprare una sua macchina e poi scopri essere anche fusa, non appena la accendi… Cosa vuoi pretendere?
Come prendere 2000,00 Euro e schifarli, davanti ad altra gente.
Comunque, io so di non essere forse così chiaro o leggibile, da chi non ci arriva del tutto o vuole dettagli chiari, dove poi mi possano denunciare, anche se poi mi hanno denunciato per appostamenti che non ho mai fatto in vita mia, anche perché odio gli appostamenti e sono troppo libero io, per mettermi a spiare il prossimo.
Specie se il prossimo è un investigatore che mi ha minacciato con la pistola, velatamente ma non troppo, nel suo studio, nel 2021.
Capisco di non essere capibile, manco fossi uno spettacolo di Antonio Rezza visto da un leghista, ma abbiate pazienza: ne ho veramente le palle piene.
Soprattutto di questo pseudo Paese, mai stato unito.
La mia vita è stata distrutta da una banda di nemmeno 10 persone, a contarle bene, coordinate da un paio.
Questo va avanti da 5 anni, e non c’è una fine.
A meno che non obbedisca e faccia come Ema Motorsport.
Mi hanno chiesto di suici**rmi, ma non lo farò.
In particolare, per iscritto, me lo ha chiesto Ottavio Chiodini, in particolare modo tramite i suoi profili falsi, da lui stesso riconosciuti come di sua proprietà.
D’altronde, a scrivere male, ci si rende anche molto riconoscibili.
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