TG BASSANO (giovedì 7 dicembre 2017) - Il sindaco di Enego Fosco Cappellari ammette che la sistemazione dei 17 migranti a Fosse di Sopra non può proprio andare bene. La posizione di quella casa in una contrada che conta appena 8 abitanti, la mancanza di spazi adeguati e di servizi. Il freddo, il ghiaccio, le temperature rigide dell’inverno in montagna. Cosa faranno i profughi confinati in questa abitazione, nel cuore di un borgo dove vivono abitualmente solo 4 nuclei famigliari. I migranti saranno più del doppio rispetto a loro e la preoccupazione di questa gente cresce. Ci sono poi i proprietari di seconde case che minacciano addirittura di vendere le abitazioni. Perché i cittadini di Fosse l’hanno detto chiaramente: “siamo pronti anche ai blocchi stradali. Qui i profughi non possono stare, non è integrazione ma isolamento”.
Dal canto suo la prefettura si giustifica dicendo che i profughi in arrivo a Fosse sono parte di un gruppo di 32 che attualmente soggiorna in centro ad Enego. Un gruppo che verrebbe così smistato: 17 a Fosse, gli altri 15 in un altro comune. Ma qui non ne vogliono proprio sapere delle giustificazioni della prefettura e l’invasione proprio non la vogliono ([ Ссылка ])
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