Sabato 28 gennaio al Sant’Artemio le celebrazioni per la Giornata della Momoria si sono concluse con la posa di quattro pietre d’inciampo nella sede della provincia di Treviso. Il momento è volto a ricordare quattro trevigiani ebrei che il 1° agosto 1944 furono rastrellati dall’ex ospedale psichiatrico dove trovarono rifugio grazie all’aiuto dei medici. Si tratta di Elena Guttman, Polacco Ruggeri, Salvatore Segré e Ruth Schlesinger che furono deportati alla Risiera di San Sabba a Trieste, dove alcuni trovarono la morti, un altro è arrivato fino ad Auschwitz. Ci sono voluti due anni per ricostruire la loro storia grazie al lavoro dell’ISTRESCO. A consegnare le quattro pietre alla futura memoria, accompagnati dalla fisarmonica di Irene Squizzato, sono stati il presidente della consulta provinciale degli studenti Nicolò Dogao, il presidente della provincia di Treviso Stefano Marcon, la professoressa Francesca Meneghetti dell’ISTRESCO, il sindaco di Treviso Mario Conte e il prefetto di Treviso Angelo Sidoti. Nel video seguono le parole di Marcon, del presidente dell’ISTRESCO Amerigo Manesso e di Conte.
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