La Corte d’assise d’Appello di Firenze ha confermato anche in appello le condanne per Alessandro Panella e Luigi Zabara, ex paracadutisti della Folgore accusati dell’omicidio di Emanuele Scieri, l’allievo paracadutista originario di Siracusa il cui cadavere venne rinvenuto nella caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto del 1999.
La corte d’assise d’Appello di Firenze ha rideterminato la pena a 22 anni per Panella e 9 anni e 9 mesi e 10 giorni per Zabara. Confermate provvisionali per la famiglia. La morte, come conseguenza di atti di nonnismo, secondo la ricostruzione dell’accusa in un’inchiesta riaperta dopo i lavori di una commissione parlamentare, viene collocata la sera del 13 agosto, quando il militare non si presentò al contrappello.
Emanuele Scieri
La procura generale aveva chiesto la conferma della condanna, con un ricalcolo delle pene a 24 anni per Panella e 16 per Zabara, condannati in primo grado a 26 e 18 anni. Secondo l’accusa, l’allievo parà dovette prima sottostare ad atti di nonnismo da parte degli “anziani” presenti in caserma nonostante si trovassero formalmente in licenza.
Poi, nel tentativo di sfuggire alle prevaricazioni, si arrampicò sulla scala di asciugatura dei paracadute, ma da lì cadde, da un’altezza di dieci metri, per il ripetersi delle percosse anche sulle mani con cui si teneva agganciato. Dopo una rovinosa caduta a terra, il corpo sarebbe stato occultato e scoperto poi casualmente da altri militari di leva. Secondo le accuse, il fatto venne coperto anche grazie all’atteggiamento dei vertici della caserma.
A differenza di Panella e Zabara, entrambi ex caporali, Andrea Antico, un altro ex commilitone di Emanuele Scieri accusato di concorso in omicidio, è stato assolto sia in primo sia in secondo grado. Antico aveva scelto il giudizio abbreviato. Per lui il pg Luigi Bocciolini, al processo di secondo grado svoltosi il febbraio scorso, aveva chiesto la condanna a 17 anni e mezzo.
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