TG BASSANO (venerdì 12 ottobre 2018) - Autonomia, marcia ingranata, e la maggioranza gialloverde preme sull'acelleratore. Approvata da camera e senato, su richiesta dei capogruppo di lega e M5s, una risoluzione che impegna l'esecutivo a garantire maggiore autonomia a Veneto e Lombardia in piena attuazione dell'articolo 116 della costituzione. Un'acellerata accolta con entusiasmo dalla ministra per gli affari regionali e le autonomie, Erika Stefani che sottolinea la chiara volontà del governo «di arrivare all'attuazione del regionalismo differenziato sia per chi ha già formalizzato la richiesta di autonomia sia per le regioni che ancora devono farlo». E nella discussione si inserisce la Toscana, il cui presidente Enrico Rossi obbietta che una maggiore autonomia va data a tutte le regioni che chiedono l'allargamento delle prerogative previste dalla costituzione e considera poco realistica la richiesta di trattenere i nove decimi delle tasse combinata alle 23 materie, tanto cara al Veneto e al presidente Zaia.
Il passo avanti della maggioranza, comunque, con ogni probabilità rientra nelle concessioni reciproche che Lega e 5 Stelle stanno mettendo in atto nell'ambito del Def per salvaguardare quell'equilibro delicatissimo sui rispettivi elettorati dalle sensibilità indubbiamente molto diverse. Il carroccio vorrebbe tutto e subito, i 5 stelle pare preferiscano un percorso più graduale. Sul fronte opposto le obiezioni soprattutto sull'aspetto dei criteri da adottare per concedere le maggiori competenze richieste. Come quelle sollevate dal presidente della regione Toscana ([ Ссылка ])
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