Può accadere nei Comuni più piccoli: l'ansiosa ricerca del numero (e dei nomi) di chi ha contratto il coronavirus. Un'ansia amplificata dal rimbalzarsi su Facebook delle voci di paese, che aumentano il panico e indeboliscono il senso di comunità. Il sindaco di Anzola dell'Emilia, Giampiero Veronesi, ha scelto fin dall'inizio dell'emergenza, a differenza di molti colleghi del territorio bolognese, di non diffondere i dati relativi ai propri concittadini colpiti dal virus, "perché cosa vi cambia se sono 5, 10 o 15? Sono questi i numeri di cui stiamo parlando". In un videomessaggio alla cittadinanza condanna il rischio di gogna mediatica nei confronti di chi è stato contagiato, e invita a un uso più sobrio e ponderato dei social network, Facebook in primis. Qui un estratto del suo discorso .(m.l.l.)
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